Firenze 00:30
Solo su un divano aspetti quel quarto d'ora che aiuta a conciliare il sonno.
Ti ricordi di aver registrato Fiorentina juventus.
La scelta delle maiuscole non è casuale.
Superfluo sarebbe dire data o risultato.
È il giorno in cui ci siamo riconciliati con il nostro passato.
Il giorno che abbiamo aspettato quindici anni.
Il giorno in cui due profani hanno offeso un terreno consacrato e per farlo si sono abbassati ad emulare in maniera grottesca il suo eroe sportivo.
Restato in riva all'Arno dieci lunghi anni per provare a regalare qualcosa a se stesso e ad un popolo intero.
Perché vincere piace a tutti, vincere per i deboli è profondamente romantico.
Tutti sappiamo dove eravamo e con chi eravamo.
Possiamo non rammentare cosa ci sia accaduto questo pomeriggio ma di quel giorno ogni secondo è stato congelato.
Conservato come si fa con il vino buono.
Il sogno si è realizzato.
Battere la juventus è bello ma essere in svantaggio per settanta minuti, meritatamente, e poi fare quattro gol sotto la Fiesole in poco più di un quarto d'ora trattando la "vecchia signora" come una megera qualsiasi non ha prezzo.
Siamo senza dubbio provinciali, incomprensibili e forse anche patetici.
Calchiamo raramente palcoscenici importanti.
Però, senza alcuna retorica, Fiorentina juventus cade una volta l'anno e vincere è il nostro scudetto.
Lasciamo ad altri gioie più alte e sfilze di trofei.
A noi basta ogni tre lustri ricordarvi quanto siamo provinciali.
Giulio Mignini
Giulio Mignini
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