Il giorno 2 dicembre la
rivista OGGI pone “trenta domande toste” al
leader del carroccio Matteo Salvini.
Il
Matteo II.
In
copertina si vede il Le Pen d'Italia nudo sotto le coperte, come
unico indumento portato un bel cravattone verde.
Inevitabilmente
questa intervista pone un punto alle continue illazioni sul quoziente
intellettivo di un leghista.
Non
possono essere tutti coglioni, Matteo II è riuscito a tenere alta
l'attenzione per rispondere a ben 30 e dico 30 domande.
OGGI
ci dice anche che queste domande erano pure toste.
Dobbiamo
essere orgogliosi e onorati di essere stati governati da tali menti
illustri.
Lungimiranti
timonieri.
Il bel
paese, il nostro bel paese, si becca 40 milioni di euro, forfettari,
a semestre dalla commissione europea per inadempimento alle norme
vigenti dopo la sentenza del 2007.
Per
spiegare meglio.
Le
nostre discariche non vanno bene. Siamo dei maledetti sudicioni.
218
discariche situate in 18 di 20 regioni non sono a norma, di queste
ben 16 contengono rifiuti pericolosi.
Il
momento più interessante, che ci fa passare come il discolo che
nasconde la porcellana rotta alla mamma sotto il tappeto, è quando
la Corte ci ricorda che non basta chiuderla una discarica o ricoprire
il tutto con della terra per mettere l'area in sicurezza.
La
multa che ci siamo beccati è la più alta da quando la Corte europea
può infliggere sanzioni pecuniarie, cioè dal 1992.
Il
record finora era stato di 30 milioni e per non farci mancare nulla
lo detenevamo già noi.
Ci
siamo migliorati.
State
sereni italioti il ministro Galletti rassicura dicendo che non
pagheremo nemmeno un euro.
“Andremo
in Europa con la forza delle cose fatte...”
Ricordo
a Galletti che la multa si rifà proprio al modo in cui sono state
fatte le cose.
Quartiere
Belmonte, periferia di Palermo.
Spacciatore
confessa la propria professione alla fidanzata che lo lascia seduta
stante.
Visto
che la vita sa essere veramente bastarda al povero pusher sono stati
intercettati questi messaggi dal GICO, il gruppo antimafia della
tributaria, che lo ha pure arrestato.
Per la
serie cornuto e mazziato.
Non
vuole essere il solito panegirico su il giro di vite intorno alla
droga.
Non è
nobile ma se si evitasse di lasciare in totale abbandono certi
quartieri periferici di grandi città eviteremo di scoprire che la
delinquenza vi è radicata.
La
cosa che mi ha veramente allibito è l'italiano utilizzato in questo
scambio epistolare virtuale tra il realistico puscher e la sua
dolce metà.
Onestamente
molto diretto.
Alla
richiesta della fidanzata che vuole avere delucidazioni sul lavoro
del consorte questi risponde, faccio lo spacciatore.
Lei
giustamente scrive a quel punto, cosa?
Lui
replica laconico, lo spacciatore.
Non
usa mezzi termini.
Lei,
Ke cosa stai facendo?
Figliola
mia allora sei davvero tarda, due volte te l'ha detto, non variando
mai i lemmi per renderti il tutto facilmente comprensibile.
Lui
infatti le risponde un po' stizzito, Già te l'ho detto 2 volte,
l'hai capito.
Lei a
quel punto lapidaria, ciao dimenticati di me.
Non
contenta insiste, Ke schifo, ti rendi conto di cosa stai facendo?
Aggiungo
io certo che se ne rende conto, te l'ha detto due volte.
Ecco
il problema non è lo spaccio e le derive a cui può portare ma le k
che prendono il posto del ch.
Qui
sta il vero abominio e per questo non c'è penitenza di sorta.
Arderete
vivi tra le fiamme dell'inferno, l'Accademia della Crusca non
perdona.
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