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mercoledì 3 dicembre 2014

L'Astragalo 3 dicembre 2014

Il giorno 2 dicembre la rivista OGGI pone “trenta domande toste” al leader del carroccio Matteo Salvini.
Il Matteo II.
In copertina si vede il Le Pen d'Italia nudo sotto le coperte, come unico indumento portato un bel cravattone verde.
Inevitabilmente questa intervista pone un punto alle continue illazioni sul quoziente intellettivo di un leghista.
Non possono essere tutti coglioni, Matteo II è riuscito a tenere alta l'attenzione per rispondere a ben 30 e dico 30 domande.
OGGI ci dice anche che queste domande erano pure toste.


Dobbiamo essere orgogliosi e onorati di essere stati governati da tali menti illustri.
Lungimiranti timonieri.
Il bel paese, il nostro bel paese, si becca 40 milioni di euro, forfettari, a semestre dalla commissione europea per inadempimento alle norme vigenti dopo la sentenza del 2007.
Per spiegare meglio.
Le nostre discariche non vanno bene. Siamo dei maledetti sudicioni.
218 discariche situate in 18 di 20 regioni non sono a norma, di queste ben 16 contengono rifiuti pericolosi.
Il momento più interessante, che ci fa passare come il discolo che nasconde la porcellana rotta alla mamma sotto il tappeto, è quando la Corte ci ricorda che non basta chiuderla una discarica o ricoprire il tutto con della terra per mettere l'area in sicurezza.
La multa che ci siamo beccati è la più alta da quando la Corte europea può infliggere sanzioni pecuniarie, cioè dal 1992.
Il record finora era stato di 30 milioni e per non farci mancare nulla lo detenevamo già noi.
Ci siamo migliorati.
State sereni italioti il ministro Galletti rassicura dicendo che non pagheremo nemmeno un euro.
“Andremo in Europa con la forza delle cose fatte...”
Ricordo a Galletti che la multa si rifà proprio al modo in cui sono state fatte le cose.

Quartiere Belmonte, periferia di Palermo.
Spacciatore confessa la propria professione alla fidanzata che lo lascia seduta stante.
Visto che la vita sa essere veramente bastarda al povero pusher sono stati intercettati questi messaggi dal GICO, il gruppo antimafia della tributaria, che lo ha pure arrestato.
Per la serie cornuto e mazziato.
Non vuole essere il solito panegirico su il giro di vite intorno alla droga.
Non è nobile ma se si evitasse di lasciare in totale abbandono certi quartieri periferici di grandi città eviteremo di scoprire che la delinquenza vi è radicata.
La cosa che mi ha veramente allibito è l'italiano utilizzato in questo scambio epistolare virtuale tra il realistico puscher e la sua dolce metà.
Onestamente molto diretto.
Alla richiesta della fidanzata che vuole avere delucidazioni sul lavoro del consorte questi risponde, faccio lo spacciatore.
Lei giustamente scrive a quel punto, cosa?
Lui replica laconico, lo spacciatore.
Non usa mezzi termini.
Lei, Ke cosa stai facendo?
Figliola mia allora sei davvero tarda, due volte te l'ha detto, non variando mai i lemmi per renderti il tutto facilmente comprensibile.
Lui infatti le risponde un po' stizzito, Già te l'ho detto 2 volte, l'hai capito.
Lei a quel punto lapidaria, ciao dimenticati di me.
Non contenta insiste, Ke schifo, ti rendi conto di cosa stai facendo?
Aggiungo io certo che se ne rende conto, te l'ha detto due volte.
Ecco il problema non è lo spaccio e le derive a cui può portare ma le k che prendono il posto del ch.
Qui sta il vero abominio e per questo non c'è penitenza di sorta.

Arderete vivi tra le fiamme dell'inferno, l'Accademia della Crusca non perdona.

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