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mercoledì 10 dicembre 2014

L'Astragalo 10 dicembre 2014

Presidente Obama devo dissentire.


Il rapporto della Commissione di Intelligence del Senato americano provoca sdegno, stupore e rabbia.
Come possono gli Stati Uniti d'America, garanti del bene mondiale, aver usato tecniche così disumane per estorcere informazioni?
Come possono essere stati così poco scrupolosi?
Si legge nel rapporto che un detenuto su cinque era in stato di detenzione per sbaglio.
Il direttore della CIA, John Brennan, afferma che le tecniche dure di interrogatorio “hanno prodotto informazioni di intelligence e contribuito a evitare attacchi, a catturare terroristi e a salvare vite umane”.
Brennan prosegue informandoci anche dello spirito stacanovista dei membri della CIA, infatti dice che “uomini e donne dell'Agenzia hanno lavorato nel mondo 24 ore al giorno per prevenire attacchi terroristi”.
Faccio presente al signor Brennan che la critica non è mossa dal tristemente noto, sul suolo italico, Renato Brunetta e che quindi non si tratta di una battaglia contro “i fannulloni” ma con il documento della commissione si cercava di fare luce proprio sul lavoro svolto da uomini e donne dell'agenzia mentre lavoravano 24 ore al giorno.
E il quadro che ne emerge è dalle tinte tristemente forti.
Obama esprime senza dubbio un sincero sdegno quando afferma che “i duri metodi utilizzati dalla CIA sono contrari e incompatibili con i valori del nostro Paese”, leggi U.S.A, e prosegue dicendo che l'Agenzia ha “danneggiato significativamente l'immagine dell'America e la sua posizione nel mondo e ha reso più difficile perseguire i nostri interessi con alleati e partner”.
E qui ritorna il mio dissenso.
Forse Mister Obama non rammenta, la vita del Presidente degli Stati Uniti d'America è senza dubbio frenetica, le implicazioni della CIA e tutte le nefandezze da essa compiute nel corso del'900.
Non si preoccupi Presidente non rischiate un'ulteriore macchia sulla vostra bandiera, è già sufficientemente lorda.
La CIA, che difende gli interessi del vostro paese nel mondo, è responsabile del colpo di stato in Iran del 1953 ai danni di Mohammad Mosadeq, la cui unica colpa fu quella di nazionalizzare la Anglo-Iranian Oil Company facendola diventare National Iranian Oil Company.
Il colpo di stato in Guatemala del 1954; il direttore della CIA dell'epoca, Allen Welsh Dulles, organizzò il golpe ai danni del presidente democraticamente eletto Jacobo Arbenz Guzmàn che dal 1951 aveva intrapreso una politica di nazionalizzazione delle principali infrastrutture del paese.
La sua rovina arrivò quando confiscò molti terreni di proprietà della United Fruit Company, multinazionale americana che gestiva il Guatemala come una sua proprietà mediante dittatorucoli compiacenti.
Si dà il caso che tra i maggiori azionisti della United Fruit ci fossero i fratelli Dulles, uno direttore della CIA e l'altro Segretario di Stato.
Nel 1964 ci furono implicazioni nel colpo di stato con cui fu destituito il presidente brasiliano João Goulart che aveva intrapreso, con un largo consenso popolare, politiche di ampio respiro progressista.
Riforma agraria, riforma dell'istruzione e nazionalizzazione delle compagnie petrolifere.
Il presidente Lyndon Johnson ordinò di posizionare navi e aerei lungo le coste brasiliane pronti ad entrare in azione.
Il colpo di stato in Brasile rientrava più in generale all'interno del tentativo, da parte degli Stati Uniti, di mantenere i propri interessi economici nel Sud America intatti, servendosi di volta in volta di militari compiacenti che, infarcendo la propria bocca di parole quali patria, onore e gloria, vendevano il proprio paese all'interesse dell'economia americana.
L'Operazione Condor, portata avanti dalla CIA, aveva come compito quello di preservare tali situazioni politiche intatte uccidendo, torturando o semplicemente zittendo qualsiasi oppositore.
Ne sono una prova le dittature cilena e argentina.
Quindi devo dissentire da lei signor Obama!
Non tema, la vostra credibilità politica ed economica non subirà nessun contraccolpo, ahimè, dopo le dichiarazioni emerse dal documento sulle metodologie di lavoro della CIA.
Le suddette sono le stesse da sessant'anni e ancora siete dipinti come i portatori del verbo democratico nel mondo.
Le vostre guerre sono giuste, perché portatrici di pace.
Le vostre intenzioni sono sempre benevole come quelle del padre verso il figlio.
Però siete come i padri di una volta, non permettete facilmente al figlio di emanciparsi e ci tenete spesso a ricordarci che vige un ferreo patriarcato.
Mi permette, Signor Presidente, di ricordarle cosa scrisse Camus?

Il fine giustifica i mezzi? E' possibile. Ma chi giustificherà il fine? A questa domanda che il pensiero lascia in sospeso, la rivolta risponde: i mezzi”.

Giulio Achille Mignini

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